mercoledì 29 dicembre 2021

Il Salumificio Spader e la Via dei Norcini

 

Borghi d'Europa propone nei suoi itinerari il Percorso Internazionale La Via dei Norcini.

La Via dei Norcini è un itinerario leggendario per scoprire in oltre sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato Emanuele Spader,nume tutelare del Salumificio

Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia (TV), ad accompagnare questo viaggio per raccontare le proprie storie, accanto alla degustazione degli insaccati 'altri'.

“ Si tratta di un viaggio del gusto inedito, che inizierà dalla Slovenia e dalla Croazia ( il prosciutto istriano), per poi scendere lungo lo stivale e incontrare le altre culture alimentari. La Puglia (con il capocollo di Martina Franca,sarà una delle prime regioni toccate”.

Ma il viaggio non si occuperà soltanto delle delizie dei Norcini, ma anche dell'ambiente,dei territori inseriti nel progetto. Una occasione in più per scambi culturali proficui e per aumentare la conoscenza e la valorizzazione di borghi incantevoli.

Il termine norcino indica colui che macella il maiale e si occupa di lavorarne le carni, ma può riferirsi anche al gestore della norcineria, ovvero la bottega dove si preparano e si vendono tutti i prodotti derivati dalla lavorazione delle carni di maiale.

In alcune zone è ancora viva la tradizione, autorizzata dalle autorità sanitarie, di chiamare il norcino perché macelli il maiale tra le mura domestiche. Il costume, presso le case e fattorie di contadini, di allevare comunque almeno un maiale, anche se questa attività zootecnica non faceva parte delle attività agricole della famiglia, molto diffusa in passato, fece sì che il norcino fosse un ambulante che veniva "ingaggiato" nel periodo in cui tradizionalmente si uccideva il maiale, cioè tra il giorno di sant'Andrea (30 novembre) e quello di sant'Antonio Abate (17 gennaio).

Un norcino al lavoro.



La Bottega dei Ricordi

Croazia

Il viaggio è iniziato a Tignano, proclamato comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, superba prelibatezza culinaria.



Slovenia

Gli abitanti del Carso hanno da sempre allevato maiali e sotto- posto a salatura ed essiccatura le parti di carne suina. Per la sua eccelsa qualità il prosciutto del Carso, che per aspetto esteriore non differisce da quello prodotto in altre regioni mediteranee, detiene indubbiamente il primo posto tra gli insaccati. La sosta gustosa a San Daniele del Carso (Stanjel), in Slovenia.



Italia : Friuli Venezia Giulia

A Cormons, nel Collio, ecco D'Osvaldo Prosciutto, leggermente affumicato, con una storia che si

tramanda dal 1940.

Sul Carso, a Sgonico (TS), l'azienda agrituristica Bajta propone salumi d'altri tempi.

Il ciclo del maiale di Bajta è decisamente sostenibile – gli animali vengono allevati allo stato semi-brado con un considerevole spazio e rispetto.Vivendo all’aperto all’interno di spazi piuttosto ampi, i maiali di Bajta non prendono antibiotici .Una volta macellati i maiali, dalla carne vengono prodotti con tecniche naturali prosciutti, salame, pancette, mortadelle…

Austria

La festa dello speck nella valle Gailtal, uno dei più grandi eventi culinari in Carinzia, è un progetto congiunto tra agricoltura, turismo e commercio.Visto che tale prodotto può essere acquistato solamente nella regione Nassfeld-Pressegger See e non viene spacciato da catene commerciali, si ottiene un'elevata valorizzazione nella valle che comporta dei grandi benefici specialmente per il turismo.Ogni primo fine settimana di giugno, Hermagor diventa la capitale austriaca dello speck.

 

 

Italia :

Nel Veneto, a Moriago della Battaglia la Società Agricola Palù propone i propri salumi artigianali

In quel di Perarolo di Vigonza, giornalisti e comunicatori propongono il Salumificio di Giovanni Coppiello, con le sue scelte a base di carni equine (dal prosciutto cotto alla bresaola, dalla sopressa alle salsicce,ecc.).

A Isola Vicentina , l'Azienda Agricola al Rovare della famiglia Dal Pezzo, propone sopressa, salame, pancetta, würstel, della migliore tradizione vicentina.



Italia : Emilia Romagna

In Emilia Romagna è impossibile dimenticare la salama da sugo. La salama o salamina da sugo è il fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi. La salama da sugo ha origini antiche risalenti alla corte estense: questo piatto tipico ferrarese si compone di un budello nel quale viene inserita una pasta composta di varie parti del maiale e spezie. Dopo dieci mesi di stagionatura questo piatto tipico ferrarese deve essere messo a bollire per otto-dieci ore ed infine viene consumato accompagnato con abbondante purè.



San Marino

A San Marino, è impossibile dimenticare il Prosciutto Cotto di San Marino Prosciutti.



Italia : Lombardia

In Lombardia si passa dalla bresaola artigianale della Macelleria Nobili di Poggiridenti in Valtellina, al salame di Varzi

Nobili vanta la produzione del più antico e conosciuto insaccato valtellinese, la Bresaola, preparato secondo la tradizione locale e ottenuto dalla punta d’anca di manzo fresco. L’Azienda offre anche una prelibata scelta di prodotti di norcineria di propria produzione, tra cui salami, cacciatori, prosciutti crudi fiocco, culatelli, coppe, pancette, lardo, tutti realizzati mediante la lavorazione di suini provenienti da allevamenti locali.

Il salame di Varzi dop di Thogan Porri (Località Casa Cucchi Cecima -PV) è una autentica chicca. Oltre al salame di Varzi dop vengono proposti ai veri intenditori il guanciale, il cotechino, il salame da cuocere, il salame cotto, lo zampone, il cappello da prete e la linea delle “riserve”.

Un salto nella bergamasca, accompagnati dalla Associazione Norcini Bergamaschi,sarà un tutto nelle tradizioni più autentiche.



Svizzera

In Valposchiavo (Svizzera), i norcini delle macellerie locali offrono una grande scelta di salumi artigianali ( carne secca di cervo, slinziga, salame, mortadella stagionata,ecc.).

Ricordiamo i salametti e la mortadella della famiglia Lardi Scirè ( a Poschiavo e Le Prese ).



Italia : Marche

Nelle Marche, degustiamo il ciauscolo, il Prosciutto di Carpegna e il salame Fabriano.



Italia : Abruzzo e Molise

Nelle Terre del Sud, partiamo dall'Abruzzo con la salsiccia di fegato, per passare al Molise, con la ventricina, che ha un area di produzione estesa all’intero territorio regionale, è un salume per la cui realizzazione sono necessarie alcune materie prime come carni magre provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di suino, sale, paprica, peperoncino e fiori di finocchio.


Italia : Puglia e Basilicata

Dalla Puglia, il capocollo e la soppressata di Martina Franca, mentre la Basilicata eccelle anch'essa nella produzione di soppressata.


Italia : Calabria

Oltre alla 'nduja, ricordiamo il prosciutto di maiale nero, il capocollo, la pancetta,la salsiccia e soppressata, tutti dop.


Paesi Partecipanti : Croazia,Slovenia,Austria,Svizzera,Italia e San Marino

Regioni Italiane : Friuli Venezia Giulia,Veneto,Emilia Romagna,Lombardia, Marche,Molise, Puglia,Basilicata e Calabria.

martedì 9 novembre 2021

Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La 'Trevisana', con la Porchetta Trevigiana del Salumificio Spader


 


Robert ha scoperto la passione per il mondo della pizza da giovanissimo, quando, pur frequentando

la scuola, alternava il proprio impegno con la presenza in una pizzeria del territorio.


Così un anno fa, in centro a Segusino, Robert inaugurava la propria attività, spinto dall'orgoglio

di poter intraprendere una strada segnata dall'autonomia imprenditoriale.


Sempre sostenuto dai giovani genitori Mariana e Dan e dal fratello Cristian, Robert, forte delle proprie convinzioni ( Mettiamo il cuore nelle nostre pizze), ha saputo costruire un percorso di successo che lo ha portato a conoscere, presso il Salumificio Spader di Mosnigo, i giornalisti e i comunicatori

di Borghi d'Europa, impegnati a costruire il Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Via della Pizza.


La visita ( rigorosamente in incognito) ci aveva detto che Robert cura la maturazione e la lievitazione dell'impasto, donando il tempo necessario per renderlo adatto alla digeribilità della pizza; l'uso di commenti e guarnizioni d'eccellenza (“ non si specula per qualche centesimo sulla qualità degli ingredienti”), una grande creatività e fantasia nelle proposte.


“Cerchiamo di offrire prodotti di qualità a partire dalle materie prime che selezioniamo con cura e lavoriamo con passione. Da anni siamo nel settore della ristorazione e siamo riusciti ad acquisire un bagaglio di esperienza che ogni giorno riversiamo in ciò che proponiamo ai nostri clienti.

Vieni a trovarci e potrai assaporare non solo le nostre pizze, ma tutto il lavoro che sta dietro alla preparazione di quello che è uno dei prodotti Italiani per eccellenza.”


Il primo appuntamento si è occupato delle pizze 'geolocalizzate'. Robert ha interpretato la Trevisana : pomodoro,mozzarella,radicchio di Treviso e porchetta alla Trevigiana del Salumificio Spader.


Come specialità trevigiana la porchetta nasce solo nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso.

La porchetta trevigiana si presenta come una specie di prosciutto ottenuto da un maiale che abbia meno di un anno, può essere con ossa o disossata, ma sempre a forma cilindrica. Presenta internamente una colorazione bianchiccia, con delle parti in cui è evidente la speziatura, mentre esternamente si presenta dorata.

Un buon bicchiere di prosecco col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene ha accompagnato

la degustazione




È molto fragrante, saporita e gustosa e può essere arricchita di altri sapori e, soprattutto negli ultimi tempi, riprendendo la tradizione in auge nel Rinascimento, la cultura e la bravura di numerosi cuochi sa regalare risultati di grande interesse. A soddisfazione dei buongustai ricordiamo che la porchetta non è un alimento grasso, poiché nella fase di cottura i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in leccarde o in speciali vaschette. Una volta pronta, la porchetta va servita fredda e, nonostante sia (deve essere) priva di additivi e conservanti, rimane saporita e fragrante almeno per due settimane se mantenuta in luogo refrigerato.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di inserire Robert nel Percorso

Internazionale Le Vie della Pizza, a conferma che il buon giornalismo sa dare spazio non soltanto

ai soliti noti, ma ai giovani talenti (autentici) della filiera. 

mercoledì 3 novembre 2021

La Via dei Norcini : il prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader alla Società Agricola Palù di Mosnigo

 Continuano le iniziative di informazione di Borghi d'Europa, per far conoscere i Percorsi Internazionali.

Per la Via dei Norcini i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale stanno collaborando con il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, per valorizzare e far conoscere le eccellenze dei Territori coinvolti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura.


La tappa realizzata alla Società Agricola Palù di Mosnigo ha proposto il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”


Ha accompagnato la degustazione il vino col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene.

Antonella Pianca, scrittrice fotografa e degustatrice AIS, ne ha messo in rilievo la bontà e la semplicità.

Luigi è una persona sincera, va dritto al segno, non gira attorno ai problemi.

Così quando osserviamo che anche nel settore del vino col fondo si fanno largo le furberie, evita di inoltrarsi nella polemica e commenta annuendo.

Un tempo i nostri contadini dedicavano al vino col fondo le uve migliori della vendemmia: oggi assistiamo a presunti vini a rifermentazione naturale che rivelano, inequivocabilmente, un passaggio...... Il vino col fondo di Luigi Comarella è semplicemente buono. 


domenica 10 ottobre 2021

Bar Piazza a Mosnigo : il luogo del 'noi'

 



Sono bastate alcune visite 'motivate' al Bar Piazza di Mosnigo, per degustare

i vini con il fondo che Michele e Rosi propongono alla loro clientela, per convincere i giornalisti

e i comunicatori di Borghi d'Europa ad organizzare un incontro di informazione del Percorso

Internazionale Eurovinum nelle Terre del Piave.


Michele è un pugliese doc ed è un eccellente cuoco.

Così, dopo diverse esperienze professionali, ha deciso con Rosi di aprire una attività in proprio : ha adocchiato la piazza di Moriago e …. voilà …. è nato il Bar Piazza.

E, a dire il vero, si sentiva il bisogo di un punto di incontro e di aggregazione, che desse il senso della comunità locale.


Così è iniziato un viaggio : dalle colazioni (il mattino) , agli aperitivi, la scelta di interpretare dei cicchetti con i prodotti del territorio, accompagnandoli soprattutto ai vini di questa terra benedetta.


Il Bar Piazza recupera una antica funzione che espletavano le osterie : autentici templi popolari

ove scomparivano le differenze sociali e culturali, per lasciare spazio ad una comunicazione

più schietta e colorita.


Il termine "osteria" viene dall'antico francese oste, ostesse (secoli XII e XIII) che a sua volta deriva dal latino hospite(m). Una delle prime attestazioni del termine hostaria si trova nei capitolari della magistratura dei Signori della Notte, che, come suggerito dal nome, vegliava sulla tranquillità notturna della Venezia del XIII secolo. L'etimologia della denominazione attuale richiama la funzione del luogo che è appunto quella dell'ospitalità.

Le osterie sorsero, come punti di ristoro, nei luoghi di passaggio o in quelli di commercio che nella fattispecie sono strade, incroci, piazze e mercati. Ben presto divennero anche luoghi d'incontro e di ritrovo, di relazioni sociali.


Annota in facebook Elsa Pellegrini :

“Ora in piazza a Mosnigo c'è vita....la piazza deve essere vissuta... e non solo servire a parcheggio.... Il che sarebbe triste per una cosi bella piazza ....Bar piazza alla grande.!!!!”