martedì 31 maggio 2022

A Padova, riprende il cammino di Borghi d'Europa


Nel 1989, il giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli interveniva a Padova al ristorante

Antico Brolo (allora ubicato in Prato della Valle), per tenere a battesimo con la rivista L'Etichetta

l'associazione L'Altratavola.

Presidente dell'associazione fin da quell'epoca il giornalista padovano Renzo Lupatin, che vuole riproporre oggi, all'interno del percorso informativo di Borghi d'Europa, le tappe più signficative di 'quella' storia. Storia che ebbe inizio con un inserto importante nella rivista diretta da Luigi Veronelli, 'Padova in cucina'.


Le iniziative di informazione si collegano al progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI – Iniziativa Adriatico Jonica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica.

Si parte da 'Padova in cucina' con i temi sulla carne equina . Giovanni Coppiello : la Storia nelle

storie, ricordando il primo ricettario sviluppato da Coppiello con la collaborazione del giornalista

enogastronomo Bruno Sganga , coordinatore di tutte le iniziative editoriali di Luigi Veronelli.




Da un altro tema caro a Veronelli , la guida delle buone cose, Borghi d'Europa prende lo spunto per realizzare un viaggio del gusto con l'Antico Forno. Le sei pasticcerie padovane del gruppo proporranno alcuni temi culturali della Città, nel corso di incontri stampa : in via dei Colli per collegare le dolci convinzioni veronelliane con la filosofia dell'Antico Forno ; in piazza Insurrezione per una riflessione sull'architetura razionalista del XX secolo ; in Piazza dei Signori per riflettere sulla vita delle piazze padovane e ricordare l'intervento di Borghi d'Europa al SottoSalone ; in piazza Mazzini per 'raccontare' il progetto di rigenerazione urbana Spiazziamo ; in via Altinate per ricostruire La Grande Guerra a Padova, con il Museo della Terza Armata ; a Santa Rita per conoscere la vita intensa di una Parrocchia irripetibile.





Ma vi sarà anche il tempo per ricordare la nascita della rivista La Vaca Mora, sulle ferrovie dimenticate ( un 'miracolo' vero, di Renzo Lupatin) e la continuazione del percorso sull'architettura razionalista del XX secolo a Vigonza, con Borgo rurale, il complesso di Piazza Zanella progettato negli anni Trenta del secolo scorso dall’Architetto Quirino De Giorgio.




giovedì 12 maggio 2022

Eurovinum - Da Fondevina a Solighetto, per i percorsi di Borghi d'Europa

 La rete internazionale Borghi d'Europa promuove il Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino, all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura

patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica).


I giornalisti e i comunicatori della rete si sono così ricordati di un'azienda di Solighetto, che,

proprio in questi tempi, ha conosciuto una importante rinascita, mettendo insieme la storia enoica della famiglia Lorenzon alla visione d'impresa di una holding nel settore dei terreni ( Zanettin) e la vivacità di una produttrice di miele di Valdobbiadene, l'avvocato Francesca De Stefani.

Ecco come nasce il racconto di Fondevina ( con il riferimento ad un toponimo del territorio).


La visita di Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo, già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli e animatore della rete dei Borghi De.Co., è arrivata a suggellare un impegno preciso, che parla il linguaggio delle genuinità, di vini che nascono in vigna, di attenzione all'ambiente e alla sua sostenibilità.

                                                    Bruno Sganga


“Siamo viticoltori sin dal 1890, e questo ci colloca fra le tradizioni più antiche della zona. Testimonianze attestano la presenza della famiglia Lorenzon nella borgata del Valotai di Refrontolo sin dalla seconda metà del XIX secolo. I vigneti coltivati sono ancora gli stessi, e alcuni ceppi sono vecchi più di un secolo, testimoni silenziosi di una storia di cui andiamo fieri.”


La degustazione dell'extra dry e del brut di casa, non ha lasciato dubbi.

“ Occorre imboccare una strada fatta di non banale pubblicità, ma di incontro con il mondo dell'informazione, proponendo contenuti culturali e storici, capaci di suggerire il percorso virtuoso

che Fondevita intende realizzare – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa.”



Così anche la nuova linea grafica dell'azienda verrà opportunamente valorizzata .


Le iniziative di informazione che Borghi d'Europa propone in questi mesi primaverili sembrano

'pensate' per questo obiettivi : Qualità Vo Cercando,Gente & Borghi di qua e di là del Piave, chiuderà il proprio itinerario a Fondevina.


Per il quinto anno consecutivo la rete di informazione Borghi d'Europa propone infatti nel mese di maggio un viaggio nelle Terre della Piave, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura.

Qualità Vo' Cercando, Gente & Borghi lungo le rive della Piave è il titolo del viaggio, che comprende visite a luoghi del desiderio,con interviste,incontri di informazione, degustazioni, seguite dalla redazione multimediale di Borghi d'Europa

Giornalisti,Comunicatori,Uomini di cultura, Imprenditori della filiera agroalimentare,rappresentanti

di associazioni e istituzioni locali si incontrano fuori dagli schemi ufficiali, attorno a tavoli in campagna, lungo le rive del fiume sacro alla Patria.


Insomma, un incontro a Fondevina, un incontro a filò.




“I filò, sono una veglia che i contadini, durante le lunghe serate invernali, facevano nelle stalle per ripararsi dal freddo ed erano fatti di tanta cultura popolare. A tener loro compagnia c’erano i contafole, personaggi mitici, quasi tutti analfabeti, che con i loro racconti, ricchi di riferimenti con la realtà circostante, mantenevano viva la forza espressiva del dialetto e ne tramandavano la tradizione orale. A volte le persone radunate nella stalla partecipavano al racconto, interpretando i ruoli dei vari personaggi e imitandone anche la voce in un’atmosfera quasi teatrale. Durante la recitazione le donne ricamavano o lavoravano a calza, mentre gli uomini accudivano agli attrezzi del lavoro quotidiano. Ma il filò era anche il luogo della “ciacola” e dei giochi («se godevino co gnente...»), il luogo in cui si raccontavano i proverbi, gli indovinelli, le filastrocche (famose le ninnananne), il luogo in cui si cantavano i canti rituali legati alle stagioni ed agli eventi importanti della vita dell’uomo (ad esempio il corteggiamento, le nozze, ecc.). Al filò si davano appuntamento i fidanzati e nascevano amori.”


Così va bene !!