venerdì 1 dicembre 2023

Eurosostenibilità – Laura Panizutti a Milano, alla Hosteria Sauris & Borc de Bria


 

"UN PEZZETTO DI FRIULI A MILANO. Un' Hosteria dai vecchi tempi, accogliente e con un'atmosfera familiare. Un locale rustico con mattoni a vista, mobili di arte povera e tanti oggetti che nascondono ognuno la sua storia. La nostra cucina?...Semplice e casalinga...Che si sente dall'entrata! Creiamo i nostri piatti ispirandosi alle ricette della tradizione, ma non ci limitiamo a quelle....usiamo i prodotti tradizionali per realizzare nuove pietanze ed esperienze. Il nostro menù e compatto e cambia continuamente seguendo la stagionalità dei prodotti e la nostra fantasia..."


Così Cristina e Mirco presentano l'Hosteria Sauris & Borc da Bria, in quel di Milano.

Ed è proprio in questo contesto che Borghi d'Europa ha deciso di incontrare i giornalisti della stampa nazionale, per raccontare il programma e le iniziative del progetto L'Europa delle scienze e della cultura 2024.


Ma, saggiamente, i giornalisti di Borghi d'Europa, hanno lasciato ai protagonisti dei progetti voce e parola.

 


Laura Panizutti, consulente finanziaria e immobiliare di Conegliano, ha così raccontato il proprio impegno per realizzare le campagne di informazione di Eurosostenibilità, che la vedono partecipare ai progetti sia nell'area della finanza etica e sostenibile che in quella della filiera agroalimentare.


Sono trascorsi ormai due anni da quando Borghi d’Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.


“La partnership a Milano-osserva Laura Panizutti-, mi è sembrata particolarmente azzeccata : Milano, capitale dell'economia e della finanza e Vetrina del Gusto, del buon e bello vivere, ha fornito una occasione unica per confrontarsi con la stampa nazionale.”




E poi, l'incontro a convivio.

“Ambiente rilassato e piacevole ricavato in una classica casa "vecchia Milano", la cucina, come dice il nome, è orientata ai piatti della tradizione friulana con un'attenzione particolare alla zona di Sauris. I piatti, anche i più sostanziosi, non sono mai pesanti o sbilanciati. Ottimi, ovviamente, i salumi ed i formaggi. Interessante la lista dei vini e, per una volta, anche quella delle birre con proposte originali del territorio di riferimento. Personale giovane e simpatico, è facile sentirsi a proprio agio.”


venerdì 3 novembre 2023

La Via dei Norcini - All'Osteria Beltrame di Spresiano a convivio con le carni della Macelleria da Massimo

  L'Osteria Beltrame e la Macelleria da Massimo propongono una serata  ".... A convivio con le carni",  sabato 11 novembre, nel quadro delle iniziative Patrocinate dal Comune di Spresiano e promosse da Borghi d'Europa per il Progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica,Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).

La serata si apre con un tris di crudi di Scottona ( Carpaccio affumicato,Carpaccio alla birra e Tartare al naturale), per proseguire con una Pasta al ragù d'anatra. Dopo una pausa con il Sorbetto al vino rosso della Gelateria Cremagelato di Spresiano, i secondi : una tagliata di garronese veneta con frollatura giapponese e guancette di maialino brasate al vino rosso. Conclude il Dolce di San Martino del Panificio Pasticceria Campagnolo di Lovadina.

I vini dell'azienda Col Miotin di Pieve di Soligo accompagneranno la cena.

Alice e Massimo (Macelleria da Massimo), hanno anche studiato un florilegio di otto ricette di carne che il Blog Gusti Vari di Giallo Zafferano pubblicherà in novembre e dicembre. 


giovedì 27 luglio 2023

Il Buon Paese - FRUTTERA srl OGGI E DOMANI : I VALORI

   


 

"Il nostro impegno per il futuro è di continuare ogni giorno a valorizzare la nostra terra attraverso i suoi prodotti, guardando sempre avanti con fiducia e ottimismo."


Non è un semplice slogan pubblicitario, ma una autentica 'carta dei valori'.

La carta dei valori è strutturata soprattutto sul principio di equità, ovvero un principio etico generale a cui devono ispirarsi tutti i collaboratori e i dipendenti a qualsiasi livello. Tale principio si specifica nei criteri di: trasparenza, correttezza, efficienza, spirito di servizio, collaborazione, valorizzazione delle risorse umane.


L'azienda nell'orientarsi verso nuovi obiettivi lo fa tenendo conto dell'intero sistema di valori fondamentale per definire la corporate identity. A tal fine diventa fondamentale per l'azienda riconoscere l'importanza nell'adottare indicatori morali e di cittadinanza attiva sempre più legati all'incisività aziendale della gestione delle risorse intangibili.


Una maggiore responsabilizzazione delle persone che lavorano in azienda consiste appunto nell'agire sui comportamenti che devono essere coerenti con il sistema valoriale e la cultura aziendale di riferimento per l'azienda.


Quali sono i fondamenti in Fruttera srl ?


L' ESPERIENZA

"Dal 1987 ad oggi per offrire un servizio di qualità nel territorio, frutto della nostra lunga esperienza nel settore ortofrutticolo. "


LA PROFESSIONALITÀ

"Il nostro personale è qualificato, esperto e preparato per aiutarvi nel migliore dei modi nella selezione dei migliori prodotti del territorio. "


ATTENTI AL CLIENTE

"Non solo frutta e verdura ma anche preparati pronti da servire in tavola e verdure freschissime già tagliate per le tue preparazioni."


La passione per questo lavoro non è mai mancata negli anni, e per Savino e i soci è stata il carburante che ha permesso di raggiungere ottimi risultati.


La ricerca continua dei prodotti locali migliori da offrire al cliente e la realizzazione di un sistema logistico efficiente e capillare in tutta la zona dell’Alta Marca Trevigiana, sono due caratteristiche cardine dell’organizzazione Fruttera.



martedì 13 giugno 2023

L'Olio di Pelagrilli a VinoCalciando, alla Trattoria e alloggi 'Agli Alberoni', alla Brussa (Caorle)

  VINOCALCIANDO nasce a Udine da una idea di tre amici Dante,Mauro e Claudio di voler giocare una partita di calcio ( cuochi contro camerieri) e degustare ottimi vini e prodotti enogastronomici

a fine match.

VinoCalciando conserva oggi il nome, ma soprattutto lo spirito.

La serata di degustazione viene rinnovata di anno in anno e parte del ricavato è sempre devoluto in beneficenza.

La Trattoria e alloggi 'Agli Alberoni' è da diversi anni partner dell'evento, ma ha ospitato solo per la seconda volta la serata nel suo grande giardino.

Una location unica in BRUSSA, immersa nella campagna a due passi dal mare dell'Oasi Naturalistica di Vallevecchia (Caorle).




“Come nel 1920, quando mio nonno lavorava con il molino a macine trascinate da buoi, ancora oggi l’Azienda Agricola Pelagrilli produce e seleziona la migliore qualità di olio extravergine di oliva, mantenendo intatta la genuinità, la fragranza e il gusto di questo antico alimento.

La produzione diretta avviene attraverso la conduzione di oliveti di proprietà e in affitto.

L’azienda è dotata di un frantoio aziendale, di una sala di stoccaggio olio con cisterne sotto azoto, sala di confezionamento e sala degustazione per accogliere i nostri Clienti.

I Clienti nello spaccio agricolo aziendale oltre al nostro olio possono trovare alcune produzioni locali di altre aziende agricole, come legumi, pasta, vino, birra, marmellate, zafferano e le nostre ceramiche artigianali prodotte in Umbria.”


mercoledì 10 maggio 2023

Il Buon Paese - L'incontro a El Magico, a Stroppari Borgo del Gusto

  Un tempo per recensire i ristoranti Luigi Veronelli, giornalista ed enogastronomo sopraffino,

consigliava agli 'ispettori' le visite in incognito, col conto pagato di tasca propria, al fine di

avere una cronaca indipendente ed efficace.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, almeno quelli di antico mestiere, hanno continuato per questa strada, accompagnando i percorsi con il sistema delle visite in incognito, al di fuori del solito chiasso mediatico, che consacra gli chef come maestri di vita.




Così siamo giunti a Stroppari (Comune di Tezze sul Brenta), sulle tracce della famiglia Scopel

che alimenta con passione e competenza la filiera agroalimentare.

Non poteva mancare una visita al ristorante El Magico, guidato ed ispirato da Patricia e Domenico.


L'incontro multimediale ha concluso la giornata dedicata a Tezze sul Brenta e Stroppari, Borghi del Gusto.

Con la partecipazione del Sindaco di Tezze sul Brenta, l'estroso chef del locale, Mattia, ha saputo offrire ai commensali un saggio della propria creatività, proponendo tre piatti a base di asparagi di Fontaniva.

La trasmissione Borghi d'Europa dedica alle 'opere' di Mattia  largo spazio e racconto.

I vini che hanno accompagnato la degustazione sono stati gli autoctoni di Breganze dell'azienda agricola Col Dovigo.


A convivio anche Vicentini1966, poliedrica attività familiare di Maragnole di Breganze. In un inedito format Maria ha intervistato il fratello Paolo .




“Nel 1966 Siro e Bruna aprivano il primo panificio a Maragnole. Supportata dalla passione dei nostri collaboratori, la famiglia Vicentini investe da oltre cinquanta anni in ricerca e innovazione con l'ambizione di creare valore nel territorio. Panificazione, pasticceria e catering sono ciò che facciamo ogni giorno.

Nel 1994 apriamo la nuova sede con panificio e pasticceria. Una realtà ambiziosa per un paesino di campagna così piccolo.





Nel 2017 inauguriamo nel centro storico di Marostica un negozio con cucina a vista che incarna il nuovo spirito. Il negozio diventa un luogo di esperienza del cibo.

Dal 2018 coltiviamo il nostro grano a una manciata di chilometri dal laboratorio di produzione.

Una scelta che arriva dalla ricerca di materie prime di qualità, dal confronto e dallo scambio di idee con persone attente a una produzione etica e sostenibile per il territorio e per le persone. La nostra tradizione in evoluzione. “


Dulcis in fundo : la grappa tabacco nostrano del Brenta di Capovilla.


Racconta Cristian Bertoncello :

“L'Associazione ''Amici del Nostrano del Brenta'' nasce quasi per caso una sera di primavera del 2012. Nasce e si sviluppa come una passione, una brama di conoscenza verso la storia e lo sviluppo della pianta del tabacco Nostrano del Brenta..

Il filo conduttore che caratterizza tutti gli eventi organizzati dall'associazione è sempre lo stesso: la storia, la coltura, la cultura, la meditazione, l'eleganza ed un momento di relax.

Il gruppo organizza serate di presentazione , degustazione e narrazione sul tema tema della coltivazione e produzione del sigaro nella valle del Brenta, della riscoperta delle sue tradizioni e dei sapori di un tempo in stretta collaborazione con il Consorzio Tabacchicoltori Monte Grappa.

In una delle prime serate organizzate, più di dieci anni fa, la nostra strada incrocia quella del maestro distillatore Vittorio Gianni Capovilla. La serata, in un locale del centro storico di Bassano, è di quelle che lasciano il segno per intensità e partecipazione al punto che sul finale una stretta di mano suggella la nascita di una collaborazione. Nasce quella sera l'idea di produrre la ''grappa tabacco nostrano del brenta''.

Che ben si accompagna al sigaro Clandestino, un sigaro top di gamma come si usa dire.

Il Sigaro Clandestino è un prodotto di grandissimo pregio, realizzato con tabacchi stagionati oltre 5 anni che dopo la rifermentazione in cella vene invecchiato altri 12 mesi prima di essere controllato uno ad uno dalle maestre sigaraie.

Perché Clandestino: perché per secoli i sigari, detti ''pifferi del Brenta'' per la loro forma, venivamo sapientemente confezionati e contrabbandati a fine di sostentamento dai coltivatori della valle sottoposti alle dure e inique condizioni dei monopoli. La manifattura ha voluto ricordare questi uomini e queste donne che a rischio dell’intero proprio raccolto e conseguentemente della propria vita contribuirono ad alimentare la leggenda di questo tabacco unico al mondo.”


mercoledì 3 maggio 2023

Aquositas - Di qua e di là del Piave : All'Osteria Beltrame a Spresiano fa tappa l'Europa

  I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa sono giunti alla Osteria Beltrame di Spresiano, seguendo il vino col fondo di Col Miotin.


Impegnati da anni in itinerari vagabondi, alla scoperta degli inediti del buon e bello vivere, i giornalisti stanno sviluppando un'azione (Di qua e di là del Piave) del  progetto internazionale, L'Europa delle scienze e della cultura che è Patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che propone percorsi informativi sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.


“ Quella buona glera col fondo, ci ha fatto conoscere un indirizzo di gola per davvero appetibile – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa-.”


L'idea è semplice : far incontrare a convivio giornalisti, produttori, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali, per confrontare le storie, valorizzare le eccellenze di territori diversi, 'informare chi informa'.




Il tutto con un approccio multimediale, che ben si adatta al carattere e alla personalità dei due anfitrioni : Laura (molto più che una cuoca, l'erede di una storia familiare centenaria) e Samuele che interpreta alla grande il ruolo di gran comunicatore, con una sportività che ha salde radici nel suo recente passato agonistico nel mondo del rugby.

“La nostra è per davvero una Osteria e tale deve rimanere. Siamo un ponte verso le produzioni del territorio e non sapremmo immaginarci un ruolo al di fuori di questa dimensione autentica.”

Semplicità, simpatia, discorsi chiari : questa è l'Osteria Beltrame.


Borghi d'Europa ha deciso di promuovere gli incontri a convivio su diversi temi in questa realtà, per poter offrire uno scampolo diverso del mondo della ristorazione trevigiana.


Qui non vi sono i guru e neppure i maestri di vita che pretendono di suggerire improbabili filosofie (sempre corroborate da conti robusti.....), qui incontrate Laura e Samuel che con umanità, professionalità certa e talento, sanno donare una accoglienza vera.


Così va bene !

lunedì 3 aprile 2023

Eurosostenibilità – Continua il cammino di Konsum srl nel progetto internazionale di Borghi d'Europa


Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.

Le iniziative 2022 sono state dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e sono state supportate da

Konsum srl di Cornuda (TV),azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.

Riprende nel 2023 il cammino di Eurosostenibilità : Konsum srl accompagna il percorso informativo qualke partner di informazione, impegnandosi in un lavoro di documentazione e 'racconto' degli obiettivi dell' Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.




L'obiettivo n.11 riguarda le città e le comunità sostenibili.

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad un alloggio e a servizi di

base adeguati, sicuri e convenienti e l’ammodernamento dei quartieri poveri

11.2 Entro il 2030, fornire l'accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e

convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare

ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è

in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e

agli anziani

11.3 Entro il 2030, aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la

capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata

dell’insediamento umano in tutti i paesi

11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio

culturale e naturale del mondo

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di morti e il

numero di persone colpite da calamità, compresi i disastri provocati

dall’acqua, e ridurre sostanzialmente le perdite economiche dirette rispetto

al prodotto interno lordo globale, con una particolare attenzione alla

protezione dei poveri e delle persone in situazioni di vulnerabilità

11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle

città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti

11.7 Entro il 2030, fornire l'accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri,

inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le

persone con disabilità

11.a Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone

urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo

nazionale e regionale

11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di

insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso

l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai

cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e

l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del

Rischio di Disastri 2015-2030”, la gestione complessiva del rischio di

catastrofe a tutti i livelli

11.c Sostenere i paesi meno sviluppati, anche attraverso l'assistenza tecnica

e finanzia



https://laboratorioeuropa.blogspot.com/2023/04/eurosostenibilita-continua-il-cammino.html

https://ambienteaziende.blogspot.com/2023/04/eurosostenibilita-continua-il-cammino.html

mercoledì 8 marzo 2023

Percorso Internazionale I Mulini del Gusto - Farine d’Italia Farine di Mais (II)

 Polenta Taragna e Pizzocheri

Ci è sembrato interessante trattare specificamente questo argomento, perché sembra documentare un periodo di introduzione del Mais nei nostri usi alimentari.

Infatti, premesso che la polenta (puls), composta da un impasto di acqua e farine (soprattutto di farro o fave) era un alimento tradizionale dei Romani fin dai tempi più antichi, venendo ai tempi dell’introduzione del Mais in Italia è verisimile affermare che, soprattutto nelle valli montane allora più povere, l’uso del Mais non fosse così frequente, ma venisse usato come farina assieme ad altre più tradizionali (e meno costose!) come il Grano Saraceno.

Da ciò nacquero probabilmente i piatti-simbolo della Valtellina: la Polenta Taragna ed i Pizzoccheri.

Quanto alla prima, si tratta di una polenta (tipica della Valtellina e delle Valli Bergamasche), ottenuta dall’impasto di farine di mais e di Grano Saraceno, (che conferisce il tipico colore bruno ed il sapore deciso), oltre che da formaggi locali (nella Valtellina classico è il Casera).Quanto al curioso nome, esso deriva da “tarai”, ovvero il bastone utilizzato per girare la polenta (“tarare” in dialetto valtellinese).

Polenta Taragna




Oltre che per l’indimenticabile sapore, questo piatto è particolarmente interessante anche da un punto di vista alimentare, perché il Grano Saraceno, con la sua ricchezza di nutrienti, tra cui le vitamine del gruppo B, arricchisce ed integra le sostanze contenute nel Mais (non parliamo poi degli altri ingredienti come il formaggio!)


Polenta taragna

Dosi per: 4 persone

Ingredienti

  • Farina per polenta Taragna : 500 gr (oppure 200 gr. di Grano Saraceno e 300gr. di mais)

  • Burro: 150 gr

  • Acqua: 2 l.

  • Formaggio Casera:300 gr

  • Sale q.b.

Versare l’acqua in una casseruola e, raggiunta l’ebollizione, aggiungere il sale e versare la farina, mescolando in continuazione per evitare la formazione di grumi. Cuocere per circa 60’ o per il tempo indicato sulla confezione della farina, mescolando in continuazione finché l’impasto non sarà denso e corposo. Tagliare a cubetti il formaggio e il burro e aggiungerli alla polenta, mescolando accuratamente finché il formaggio non sarà ben sciolto. Al termine la polenta dovrà avere una consistenza liscia e setosa. Disporre infine la polenta in un piatto da portata e servire caldissima.

Quanto ai Pizzoccheri, rimando all’articolo precedentemente pubblicato: https://comunicareperesistere.blogspot.com/2023/01/la-montagna-dellinformazione-sala.html


Gianluigi Pagano


martedì 10 gennaio 2023

Eurovinum (Basilicata) – Borghi d'Europa ad Autoctono Si Nasce a Milano, per degustare l'Aglianico del Vulture di Casa D'Angelo

  In questo primo scorcio di 2023 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa interverranno ad Autoctono Si Nasce, la manifestazione che Go Wine promuove a Milano il 26 gennaio, visitando, fra gli altri, anche il banco d'assaggio della Cantina D'Angelo di Rionero in Vulture (Potenza).




L’azienda D’Angelo rappresenta, da quasi un secolo, uno dei simboli della storia dell’Aglianico del Vulture. Un viaggio nel mondo del vino che attraversa quattro generazioni della famiglia, fino ad arrivare a Erminia e Rocco, attuali titolari del marchio.

L’azienda è situata nella zona più classica di produzione dell’Aglianico del Vulture, vino sempre più apprezzato nel panorama italiano e diventato oramai un simbolo del Made in Basilicata.


L’Aglianico del Vulture è un vino DOC della regione Basilicata ottenuto da uve del vitigno Aglianico coltivate nell’area del Vulture, in provincia di Potenza.

La denominazione di origine controllata è stata registrata ufficialmente nel 1971.


L’Aglianico è considerato uno dei vitigni più pregiati e antichi d’Italia, vanta infatti origini millenarie, che probabilmente risalgono fino ai tempi dell’Antica Grecia. Coltivato e amato sia in Italia che all’estero, l’Aglianico è un vitigno a bacca rossa da cui nasce un vino dal carattere forte, strutturato e deciso.


Storia ed etimologia dell’Aglianico


La storia dell’Aglianico si perde nella notte dei tempi ed è molto difficile stabilire con precisione la sua origine. Pare che sia stato introdotto dai Greci nelle loro colonie dell’Italia meridionale intorno al VII-VI secolo a.C. Fra le testimonianze materiali si è soliti citare il ritrovamento di un torchio di epoca romana nella zona di Rionero in Vulture e un’antica moneta bronzea raffigurante la divinità del dio greco Dionisio (Bacco nella trasposizione romana) ritrovata nella zona di Venosa. Tra le testimonianze storico-letterarie si ricordano invece le famose lodi al vino del poeta romano Orazio che era originario proprio di Venosa.


Anche l’origine del nome è piuttosto incerta e misteriosa. Per molto tempo si è creduto che il termine Aglianico derivasse dalla parola Ellenico – a conferma della sua antica paternità greca – e che tale parola si stata “storpiata” nel periodo di dominazione aragonese, diventando appunto Aglianico. Secondo un’altra teoria – introdotta da Manuela Piancastelli – il termine Aglianico deriverebbe invece dalla parola greca “agleukinosicos” ovvero “vino privo di zucchero/glucosio”


Zone di produzione

L’Aglianico è un vitigno coltivato principalmente in Basilicata, in Campania e, in maniera minore in alcune zone della Puglia, Molise e Calabria. All’estero sono cominciati – soprattutto negli ultimi anni – tentativi di coltivazione in alcune zone dell’Australia e della California.